SIAMO ANCORA UMANI: E NON POTEVA ANDAR PEGGIO

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4 novembre 2013 di thesurvivaldiaries

[Special Guest: Leonardo Filesi]

Badr e Marcialis non ci sono più. Fa tutto parte del gioco no?

Da due settimane a questa parte i viandanti che passavano per la Cristoforo Colombo ci hanno conosciuto molto bene! Ce ne fosse stato uno con buone intenzioni! Tutti a bordo di Pick Up armati fino ai denti, con le mani sporche di sangue innocente: bastava vederglielo negli occhi, senza neanche chieder loro chi fossero. Di solito alziamo con una corda dai due estremi della strada un tendino basso e larghissimo con la scritta “siete sotto tiro” e poi sbuchiamo dai cespugli incolti sui fianchi delle corsie e, beh decidiamo che fare con chi passa di lì!

Ce ne fosse stato uno con buone intenzioni, cazzo!

Chi passava con, sul cofano, come trofeo, cadaveri di persone, non di appestati schifosi.

Chi passava senza neanche fermarsi sparando come un incosciente credendosi dio, dopo essere sopravvissuto al primo anno dell’apocalisse.

Chi minacciava di uccidere delle ragazzine se non li avessimo fatti passare.

Ora tutti questi viandanti (e sfortunatamente anche quelle povere ragazzine) giacciono in una fossetta comune, vicino a dove passano le tubature idriche di qualcosa, non so cosa, nei campi attorno alla Colombo e alle rotaie del trenino/metro della Linea Del Sole, che porta fino ad Ostia…

Peccato che gli ultimi si siano portati appresso Badr e Marcio. Non erano di certo la spina dorsale del nostro gruppo, di noi sette: infatti tutti e sette eravamo importanti. La morte di uno ci avrebbe afflitto e demoralizzato, ora sono in due a lasciarci e , forse, andare a stare in un posto mille volte meglio. Come dovremmo stare? Quegli sporchi putridi porci di zombies sembrano più allegri, e “ho detto tutto”!

AH! A proposito: gli zombies? Quei porci schifosi, luridissimi bastardi? E chi ci pensa più? Sono pochi, lenti, e rischiano di staccarsi i denti mordendoci! Fanculo! Un paio di spinte e due calci in faccia quando sono a terra e diventano un problema secondario. Non sprechiamo più neanche un colpo per loro. Sono ostacoletti davanti ad obbiettivi più importanti. Grazie al fatto di non dovermi più preoccupare per loro, tutto questo schifo inizia a ricongiungersi nella mia testa… e dovrei essere molto più preoccupato che di qualche zombetto…

Da qualche giorno a questa parte sto iniziando a “svegliarmi”, capire che oltre agli zombies e al nostro rifugietto, oltre ai 4 militari in perlustrazione dal loro avamposto che incontriamo settimanalmente e che ci riforniscono armi e munizioni, c’è un intero mondo che gira! Male, ma gira ancora! I primi sono proprio questi militari, a riferirci che sono mesi che vari generali si sono stanziati su isolette ormai ripulite, dove tengono attraccate navi e ospitano militari e famiglie….o almeno quel che ne rimane! Sono pochissimi. Dei 90.000 effettivi dell’esercito che teoricamente dovevano esserci all’inizio dell’apocalisse, quanti ce ne saranno ancora, tra i morti nel caos dei primi giorni, chi ha disertato per trovare la propria famiglia (lo stato, non aveva i mezzi per prendersi cura di tutti i loro familiari, mi pare ovvio) chi si è suicidato perché la famiglia ormai l’aveva persa, e chi è morto in tutto questo tempo?  Non più di 7.000, marina e aereonautica non comprese. E bastano 7.000 uomini per bonificare un’Italia fatta a pezzi e cosparsa di stronzi briganti che non si fanno scrupoli a spararti “percheglièvà”? Tra le isole piene di piste d’atterraggio italiane, fabbriche di munizioni costruite in pochi mesi mantenute dai militari tedeschi sulle alpi,  qualche roccaforte spagnola tra le montagne che mantiene sopravvissuti, caserme nel bel mezzo delle pianure fiorenti francesi e basi fortificate russe che continuano ad estrarre petrolio e gas, si è formata un’importantissima rete di scambio via aerea di risorse. Noi ospitiamo i sopravvissuti assieme agli spagnoli e usiamo il nostro territorio come “scalo” per gli altri aerei militari, Germania che non smette di fabbricare pallottole, Francia che produce viveri e Russia e Inghilterra che producono l’ormai sempre più rara e importante benzina: siamo diventati ognuno indispensabile per l’altro. Ma cavolo, questo funziona solo con una ferrea gerarchia! Io attorno a me vedo soltanto disperazione e morte. Come esseri umani, massacriamo e trucidiamo altri esseri umani! Siamo proprio dei cazzo di stupidi: è da quando esiste l’homo sapiens sapiens che ci si ammazza e ci si trucida, è da quando esistiamo che non ci piace ed è da quando esistiamo che continuiamo a farlo!  Cavolo, ora che ci penso sembra davvero che io sia stato con gli occhi chiusi tutto il tempo, e il mondo attorno a me, a noi, gruppo di oramai 5 sopravvissuti, girasse e tirasse le cuoia senza minimamente renderci partecipi! Da Roma, appena di fronte al nostro rifugio si sentono spesso degli spari, a cui si risponde con altri spari , non sono di sicuro rivolti agli appestati!

E allora? Come risolvere questo scempio?

Beh ce lo insegna la storia! OGNI SINGOLO STATO DEMOCRATICO MODERNO SI BASA SUI CONFINI DI VECCHI IMPERI!!!!

Cavolo, il principale motivo degli smembramenti dei grandi gruppi di sopravvissuti adesso è proprio quella cazzo di democrazia, che ora come ora è un capriccio per far ottenere a tutti ciò che gli pare! Ma senza un gruppo compatto e unito, forte e inflessibile, come si fa a sopravvivere in un mondo dove se sporgi la testa fuori casa te la ritrovi spappolata, crivellata di pallottole? Basta avere un briciolo di antipatia verso qualcuno che ecco che il gruppo di 30 persone, raggruppato con la fatica di un capo ormai stanco si sfalda e ci si spara a vicenda! Perché qualcuno rivendica la sua cazzo di democrazia pur di avere un pezzo di torta con lo zuccherino che piace a lui. Ormai di storie simili sul web ce ne sono a bizzeffe, e spesso incontriamo i reduci di certi scempi, o delle volte ciò che ne rimane.

In un mondo dove ognuno è armato e ha ottenuto fino a due giorni fa ciò che voleva facendosi il culo, come fa ad integrarsi in una società? Ma la repubblica di Roma, se avesse lasciato i cittadini in “democrazia” sarebbe stata abbastanza solida da abbattere Cartagine, creare un impero, che ha delimitato i confini dei regni medioevali, che hanno delimitato i confini degli stati della rivoluzione industriale, che ha loro volta hanno fortificato e delimitato gli ex stati moderni e democratici??? Senza una base che crea un saldo e inviolabile sistema autoritario, non si può fare quel passettino che ci porta alla tanto agognata democrazia! Lo capite, testine di cazzo?!?!?!?!?!

Beh, insomma, ieri, passavamo tutti e 5 davanti alle , “ceneri” (abbiamo dato fuoco ai corpi e raccolto ciò che rimaneva) di Badr e Marcio. Ci guardavamo tutti e 5, Marta, Sam, Erica, Ale ed io come se, non avessimo nulla da dirci, ma dentro tenessimo tanto di quel rancore, tristezza, nostalgia e rabbia che saremmo potuti esplodere. Visi quasi apatici. Salimmo sul suvvone della Hummer, e filammo dritti dritti alle dunette dei lido di Ostia. Pericoloso, ma sticazzi. Lasciammo le ceneri al vento del mare, contemplandolo per una decina di minuti, che ci sembrarono un’intera ora, e che forse, in realtà non erano neanche cinque o sei…

Girati ci siamo ritrovati davanti la più bella sorpresa di sempre. Una famiglia! Cioè, una ragazza e una sorellina, ciò che rimaneva di una famiglia. Lucrezia, la grande, capelli corti bruni scuro, lisci, che non arrivavano al collo. Una revolver sulla fondina cosciale, uno zaino, un possente Benelli a tracolla, un cinturone pieno di munizioni e la sorellina Alice di non più di 7 anni, bionda e dolce,tenuta per mano. Il volto di Lucrezia, stupendo, era dilaniato, non dalle cicatrici, ne dalla vecchiaia (non avrà più di 20 anni, come noi) ma da un anno di sacrifici e di situazioni al limite, passato con la propria sorellina innocente…

Le fissammo per un po’. Neanche una parola, avevano benissimo visto cosa avevamo appena fatto, e capivano benissimo cosa stavamo passando dentro di noi semplicemente dai nostri volti. Non avevano più i genitori dopotutto, mentre i miei se li era portati al sicuro l’esercito mesi fa: mi sento come il più fortunato sulla facciaccia di questa terra marcia!

Tornammo al rifugio in un silenzio di tomba. Lucrezia e Alice, stanchissime andarono a riposarsi su un paio di brandine che avevamo in aggiunta, non quelle di Badr o Marcialis…

Ancora dormono, sono tenerissime assieme, e come due brave sorelle, si farebbero ammazzare pur di salvare l’altra!

Io invece me ne sto qui, ho spostato la piantina della zona del nostro rifugio e della Cristoforo Colombo per fare spazio al pc. Scrivere mi sfoga. Non scriverei mai tutti i sentimenti e le idee che mi passano in testa, manco morto: mi prenderete per un maniaco cinico disumano, ma sarei più umano di quanto potreste mai immaginare. E’ il concetto di cosa è umano che non mi era, e non vi è chiaro. E’ sia l’amore e la tenerezza di due sorelle provate, che l’odio insensato di un cinico come me o dei briganti.  Il resto è ipocrisia, come le leggi per regolare un orrore come la guerra! Una roba melodrammatica alla SerjTankian…

Insomma, sto scrivendo, con Erica accanto che fissa le piante tutte segnate e sottolineate da me, piene di appunti e di strategie. Sembra molto concentrata e apatica. Invece è gracile e gentile, si nasconde dietro un muro di cinismo solo per poter sopravvivere. E chi non lo sta facendo da un anno a questa parte? Con lei: sto bene! Non si parla di amore, no, non è fatta per me, ne io per lei. Ma c’è quell’innato senso di intimità e di libertà di potersi dire tutto, sapendo benissimo che l’altro ti capisce. Sembra la descrizione di due fidanzati, ma non è così! Se io trovassi davvero l’amore in qualcuna, e lei viceversa, saremmo davvero entusiasti l’uno dell’altra dal profondo! E’ una ragazza d’oro, ma è il mio supporto morale, il mio angioletto che mi tira su quando sto male, e io sono il suo pilastro per lei. Siamo ciò che adesso non possono essere i fidanzati/e che non possiamo avere…. E vederla così assente, così presa dal provare a fare la cinica, mi preoccupa, mi fa star male, e preoccupa tutti noi… Anche se senza accorgercene oggi siamo tutti così cinici e apatici come lei. Ma con il nostro silenzio e i nostri volti che provano in vano ad essere inflessibili, ci diciamo tante cose, e segnaliamo come un faro nel buio, il nostro dolore. Affrontarlo sarà impossibile sfortunatamente. Rendersi conto che attorno a te c’è solo merda, capire che quello che rappresentava una speranza, le forze armate, non possono fare più di tanto, e perdere due amici dopo un anno di sofferenze e sacrifici passati assieme , è l’inferno di Dante moltiplicato per dieci alla ventesima (tanto per sdrammatizzare)

Da Erica capisco molte cose. E questo scudo morale che sta usando, mi sta facendo capire che adesso è arrivato il momento più difficile dell’apocalisse. Essere abbastanza forti fisicamente, mentalmente, ma soprattutto moralmente, da poter affrontare il peggior nemico sulla faccia della terra: l’uomo.

Adesso è meglio che io la inviti ad addormentarsi, ora Ale è di guardia e dovremmo stare al sicuro con i suoi colpi precisi, se si avvicinasse qualche stronzetto. E nel caso vi stiate chiedendo cosa io abbia da segnare sulla pianta della zona del nostro rifugio, è  semplice: questa zona diventerà il vostro incubo peggiore e i vostri corpi saranno i giocattoli su cui noi sfogheremo tutto il nostro stress e il nostro dolore! Veniteci pure a cercare con CATTIVI INTENTI se volete morire!

Fidatevi che se siete dei “buoni” abbiamo un posto anche per voi! Giubbotti antiproiettile, scorte a bizzeffe, armi dell’esercito e una , praticamente infinita, riserva di munizioni!

Sono crudele , ma anche accogliente! Incoerente? No! Sono solo un essere umano!

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